Destinato esclusivamente agli operatori sanitari italiani
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Analisi genomiche nel colangiocarcinoma intraepatico (CCI)

L’introduzione di tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing, NGS) ha aperto nuovi orizzonti per una miglior comprensione delle basi molecolari del colangiocarcinoma e per l’identificazione e la valutazione di potenziali nuovi trattamenti personalizzati sulle caratteristiche molecolari dei tumori del singolo paziente1

L’elevata frequenza nel CCI di alterazioni genomiche potenziali target rende necessaria la profilazione molecolare2
First Aid Book

Linee Guida della ESMO per la Practica Clinica nei pazienti con colangiocarcinomi (CCA)

Le Linee Guida della ESMO per la Practica Clinica ora raccomandano l’impiego dell’ Next Generation Sequencing (NGS) e di terapie target in seconda linea in pazienti con CCA portatori di alterazioni genomiche3

Clicca di seguito per maggiori raccomandazioni:3

Algoritmo di trattamento per BTC

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Figura adattata da Annals of Oncology, Volume 34/Numero 2. Vogel A, et al. Biliary tract cancer: ESMO Clinical Practice Guideline for diagnosis, treatment and follow-up, p127–40.3 Con il permesso della Società Europea di Oncologia Medica. Pubblicato da Elsevier Ltd. Tutti i diritti riservati.

Metodologie disponibili

Sono ora disponibili diversi metodi di profilazione molecolare. Le tecnologie usate più di frequente sono Next Generation Sequencing (NGS) e ibridazione fluorescente in situ (FISH)4,5

Tra queste due tecnologie vi sono alcune differenze importanti:

NGS

L’NGS offre la possibilità, in una patologia ricca di bersagli molecolari come il colangiocarcinoma intraepatico (CCI), di analizzare un campione di tessuto per più alterazioni allo stesso tempo. Pertanto, sebbene le dimensioni del campione per l’NGS siano inizialmente maggiori e il tempo di risposta possa essere più lungo, questo esame potrebbe eliminare la necessità di ulteriori biopsie ai fini delle analisi molecolari6-8

FISH

La FISH originariamente era stata creata per identificare una specifica alterazione predeterminata per volta. Sebbene i saggi FISH più recenti possano rilevare più alterazioni genetiche specificate in precedenza, l’NGS può fornire informazioni aggiuntive non ottenibili con la FISH4,5

Tecnica bioptica

La tecnica bioptica deve garantire il campione appropriato per la profilazione molecolare oltre che per tutte le necessità diagnostiche

Rispetto ai tessuti necessari per una diagnosi istologica, è possibile che sia necessario tessuto aggiuntivo per soddisfare la necessità di eseguire la profilazione molecolare sulla base delle recenti evidenze descritte per il colangiocarcinoma intraepatico (CCI)9,10

Quando si determina la tecnica bioptica si deve già pianificare la necessità di effettuare la profilazione molecolare, inclusa la necessità del materiale sufficiente per l’analisi delle alterazioni target9,10

Sebbene sia più invasiva dell’agoaspirato, l’agobiopsia offre importanti dettagli patologici sul tumore e tipicamente preleva abbastanza tessuto da permettere una profilazione molecolare completa9-11

Differenze chiave tra le tecniche bioptiche

Agobiopsia9-11 Agoaspirato9

Vantaggi

  • Si preleva più tessuto
    • Permette analisi aggiuntive di istologia e immunoistochimica
    • Permette una profilazione molecolare più completa
  • Si preleva più tessuto integro
    • Offre informazioni su citologia e architettura del tessuto

Vantaggi

  • Meno invasivo
  • È possibile ottenere rapidamente i risultati
  • Può essere associato a meno complicazioni

Considerazioni

  • Più invasiva

Considerazioni

  • Si preleva una quantità limitata di tessuti, che non permette ulteriori analisi o profilazione molecolare completa

Una volta effettuata la biopsia, il tessuto deve essere processato rapidamente e preparato secondo le necessità specifiche del metodo di profilazione molecolare selezionato6

Biopsia Liquida

Rispetto ai tradizionali metodi su tessuto, la biopsia liquida è meno invasiva e può essere ripetuta in maniera seriale, consentendo il monitoraggio in tempo reale del profilo genomico del tumore e/o la risposta alla terapia12

I biomarker diagnostici e i potenziali target terapeutici possono essere rilevati analizzando componenti cellulari quali cell-free (cfDNA), cellule tumorali circolanti (ctDNA), proteine, citochine e metaboliti serici12

L’ analisi del cfDNA/ctDNA mediante Next Generation Sequencing (NGS) ha consentito di identificare una gamma di alterazioni genomiche in pazienti con tumori delle vie biliari, che includono le mutazioni di proteina tumorale P53 (TP53), proto-oncogene B-Raf (BRAF), recettore 2 del fattore di crescita dei fibroblasti (FGFR2) e l’isocitrato deidrogenasi 1 (IDH1), le amplificazioni di recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano (HER2/neu) e le fusioni di FGFR212

Comunque, il ruolo della biopsia liquida nella pratica clinica in pazienti con colangiocarcinoma è ancora marginale e sono necessarie ulteriori ricerche12

Un approccio multidisciplinare al colangiocarcinoma intraepatico (CCI) non resecabile o metastatico può permettere una comprensione più completa della biologia della malattia e delle opzioni di trattamento13
BIBLIOGRAFIA: 1. Simile MM, et al. Medicina (Kaunas). 2019;55:42. 2. Lowery MA, et al. Clin Cancer Res. 2018;24:4154–61. 3. Vogel A, et al. Ann Oncol. 2023;34:127–40. 4. Dudley JC, et al. J Mol Diagn. 2016;18:124–30. 5. Hu L, et al. Biomark Res. 2014;2:3. 6. Cree IA, et al. J Clin Pathol. 2014;67:923–31. 7. Damodaran S, et al. Am Soc Clin Oncol Educ Book. 2015;e175–e182. 8. Su D, et al. J Exp Clin Cancer Res. 2017;36:121. 9. Wee A. J Gastrointest Oncol. 2013;4:5–7. 10. Stewart CJR, et al. J Clin Pathol. 2002;55:93–7. 11. International Consensus Group for Hepatocellular Neoplasia. Hepatology. 2009;49:658–64. 12. Rompianesi G, et al. World J Gastrointest Oncol. 2021;13:332–50. 13. Patel T. Nat Rev Gastroenterol Hepatol. 2011;8:189–200.